LA STORIA

Il nome di questa località, ricordato già nel 1079, potrebbe derivare da antiche piantagioni di ciliegi (era denominata infatti «Cerisetulo» e «Ciresedum»).

Il canale Cornio, che fu un antico e importante ramo del Brenta, un tempo probabilmente navigabile, scorre nel centro del paese e segna il confine non solo del territorio comunale, ma anche provinciale. Dall’altro lato del corso d’acqua le case appartengono a Venezia e formano una frazione del comune di Vigonovo, ma fanno parte tuttavia della medesima parrocchia che ha sede nella chiesa della Celeseo padovana, assieme ad alcune vie dei comuni di Saonara (nel cui territorio si trova il cimitero) e di Sandon di Fossò.

Solo dal 1934 Celeseo ebbe assegnato un sacerdote stabile e una curazia, che nel 1950, completata la nuova chiesa, fu elevata a parrocchia conservando una delle due titolazioni del vecchio oratorio, ovvero quella alla Madonna della Salute. La chiesa attuale fu eretta a partire dal 2 marzo 1943 su progetto dell’ingegner Michele Carretta; fu inaugurata nel 1947. Si rifà allo stile romanico ed è a navata unica. Non contiene particolari opere d’arte, se non il quadro della Madonna della Salute con S. Leonardo da Porto Maurizio, proveniente dall’ex oratorio, in cui il santo predicatore (1676-1751), ideatore della Via Crucis, è ritratto ai piedi della Madonna della Salute (di cui è ritratta anche la celebre chiesa veneziana sul Canal Grande). Il santo infatti, grande sostenitore del dogma dell’Immacolata Concezione, guarì in gioventù dalla tisi dopo un voto alla Madonna di spendere la vita al suo servizio. Anche l’altare della cappellina proviene dall’ex oratorio. Sopra l’altare maggiore campeggia un originale Crocifisso ligneo, opera di un artigiano di Ortisei.