IL PARROCO

DON SERGIO FACCO

Don Sergio Facco è il parroco attuale della nostra parrocchia. Nato a Camposampiero in provincia di Padova il 03 marzo 1946. Ordinato sacerdote il 02 settembre 1972 e ricopre il ruolo di sacerdote nella nostra parrocchia dal 20 ottobre 2001. 

 



PARROCI DI CELESEO

DON ANTONIO BALASSO (1951-1987) 

 

Ha concluso la sua vicenda terrena un altro dei "grandi vecchi" del clero padovano: don Antonio Balasso, morto domenica 18 febbraio, ormai sulla soglia dei 70 anni di messa. Era nato nel 1912 a Zanê, primo di otto figli, un altro fratello, don Giuseppe, si farà prete. Don Antonio. ordinato nel 1937, fu subito destinato a Piacenza d'Adige e poi. nel 1944, a Busiago. Nel 1948 arriva a Celeseo come delegato vescovile per l'erigenda parrocchia, ne diventa parroco nel 1951 e vi resta fino al 1987 quando rinuncia per i limiti di età. In questo tempo viene due volte nominato vicario foraneo di Vigonovo.

Ritiratosi in una delle case costruite a suo tempo a Celeseo, si impegnò come penitenziere al duomo di Piove di Sacco e rimase a disposizione per aiutare le parrocchie vicine finché la salute Io consenti.

Dopo 10 anni dall'ordinazione, è stato nominato delegato vescovile qui a Celeseo. Giovanissimo, possiamo dire, con l'incarico che aveva ricevuto di avviare una nuova parrocchia. Le condizioni di allora voi le conoscete molto bene: siamo ormai nella II° guerra mondiale che aveva seminato tanta desolazione materiale e a volte anche morale e spirituale. Anni carichi di tante ideologie. E don Antonio svolse con grande chiarezza, abilità e con grande determinazione questo compito.

Ma bisognava anche dare un profilo a una contrada, ad un paese che aveva diverse appartenenze. Bisognava creare anche la comunità e il tessuto umano perché la Parrocchia è fatta di persone, non è un'aggregazione qualunque, domanda che ci siano dei legami, che ci si rivolga ad un punto di riferimento comune. Di qui, ecco, emerge in pieno la personalità del giovane don Antonio: pieno di creatività, di intelligenza e di fervore. È onesto dire: animato da un grande amore. Ha amato davvero la sua gente. L'ha amata non soltanto in maniera saggia, ma l'ha amata in maniera molto concreta, interessandosi alla loro situazione economica, familiare, sociale, dandosi da fare perché Celeseo avesse un volto di un paese unito, con una propria identità. aiutando le persone ad avere un pezzo di terra, a costruirsi una casa e poter edificare una famiglia. Un lavoro davvero straordinario in cui ha impegnato tanto delle sue forze migliori. Un lavoro condotto avanti con grande forza di volontà, con grande determinazione. per niente facile.

Si è preoccupato di edificare la comunità come Parrocchia. La Parrocchia ha un significato immenso.

Con intelligenza, intraprendenza e determinazione intravvide progetti di sviluppo che portò avanti, favorendo la collaborazione della popolazione che si sentiva sicura sotto la sua guida. Comprò terreni, che lottizzò e mise a disposizione di tante famiglie, che cosi, con mutui modesti e dilazionati, sostenuti da una robusta "cassa peota", poterono costruirsi la casa. Non disdegnò lui stesso il lavoro materiale né di stimolare le istituzioni per il bene della sua gente.

Questo amore per la vita delle famiglie non distolse don Antonio dal dedicarsi all'istruzione religiosa, alla preghiera, ai sacramenti, alla promozione delle vocazioni sacre. Fu vicino alla sua comunità sempre, come nei momenti difficili dell'alluvione del 1966 che sommerse la zona e danneggiò la chiesa. Promosse la prassi vicariale dei ritiri mensili, in cui i preti della varie parrocchie si aiutavano per facilitare le confessioni e la comunione.

Don Antonio nutri anche anche una viva passione per l'aggiogamento e lo studio, frequentando corsi a Roma e in altre sedi. La sua biblioteca testimonia quest'impegno di qualificazione pastorale. Un segno di questa ricerca di qualità era il fioretto del mese di maggio, tuttora in corso: svolge un tema particolare, su cui si preparava seriamente. Un prete che l'ha conosciuto ha tratteggiato don Antonio con tre parole: un angelo di misericordia in confessionale, un amico sulla piazza, un leone quando predicava. La sua forte personalità ha certamente creato qualche scontro. ma, passato il tempo, rimane l'ammirazione, la riconoscenza e l'affetto per quest'uomo e questo prete, «comandante per quarant'anni, silenzioso eremita per altri venti». Da anni conviveva con vari disturbi sopportati con grande forza e dignità.

L'eucaristia di ringraziamento e suffragio, presieduta dal vescovo Antonio, è stata celebrata a Celeseo martedì 20, nel pomeriggio, con circa 25 preti e una nutrita assemblea di fedeli, uniti nell'invocare pace e gioia eterna per don Antonio. pastore

 

 

Quando qualche settimana prima di morire io sono andato a trovarlo, era ancora vivace e ci siamo seduti, abbiamo parlato a lungo. Io gli ho domandato: "Come vede don Antonio dall'alto dei suoi 95 anni la nostra società?". Mi ha risposto con una frase che mi ha lasciato molto pensoso: "Questa società ha ciò che si merita!" e...voleva dire tante cose...

  • 11 luglio 1944 cooperatore a Busiago
  • 24 novembre 1948 delegato vescovile a Celeseo.
  • 21 novembre 1950 Vicario economo della nuova parrocchia di Celeseo.
  • 17 febbraio 1951 primo parroco di Celeseo.
  • 20 dicembre 1977 Vicario foraneo del vicariato di Vigonovo
  • 29 dicembre 1980 viene riconfermato Vicario.
  • 7 luglio 1987 rinuncia alla parrocchia di Celeseo per raggiunti limiti di età
  • 20 novembre 1987 si ritira a Celeseo in via Sabbioncello.
  • lunedì 3 febbraio 2007, dopo la messa celebrata don Antonio fu costretto a letto per il dolore. Chiese ogni giorno l'Eucaristia portata dal Parroco.
  • Martedì 13 febbraio 2007 ricevette il Sacramento dell'Unzione degli infermi assieme ad una piccola comunità.
  • Giovedì 15 febbraio chiese personalmente la raccomandazione dell'anima.
  • Tornò alla casa del padre il 18 febbraio ore 5.00

 

Fonte Difesa del Popolo di domenica 25 febbraio 2007

e trascrizione celebrazione eucaristica delle esequie di martedì 20 febbraio 2007

 

De Pelli Lorenzo (1987-2001)